Che cos’e Shirsasana?
Una delle posizioni principali nell’Hatha Yoga, definita anche” la regina delle asana” per i suoi suoi numerosi benefici ed effetti sul corpo e sulla mente è Shirshasana, una posizione sulla testa, il cui nome deriva dal sanscrito “sirsa” che significa testa e “āsana” che significa posizione. Questa posizione yoga, oltre a dare un diverso approccio alla visione della vita, capovolgendo appunto il punto di vista, inverte la gravità capovolgendo totalmente la direzione della circolazione sanguigna, il che comporterà numerosi effetti.
Nell’eseguire la posizione sulla testa, il praticante resta in equilibrio in posizione capovolta poggiando la sommità della testa a terra con il supporto delle braccia, elevando le gambe distese verso l’alto.
Origine della Posizione secondo il maestro Swami Sivananda
Sembrerebbe che nei testi antichi dello Yoga la posizione Shirsasana non venga citata in quanto tale, ma sarà il maestro Swami Sivananda a farci notare che in realtà il nome tradizionale di Shirsasana, compaia nello Hatha Yoga Pradipika , testo antico di riferimento della pratica Yoga, e sia in realtà Viparita Karani Mudra (viparīta = rovesciato, karaṇa = attitudine, mudrā = sigillo,gesto).
Oggi conosciamo la pratica di Viparita Karani Mudra come una variante semplificata di Sarvangasana (posizione nota come posizione della candela) o di Shirsasana.
La posa semplificata si esegue in posizione supina, portando il bacino e le gambe a sollevarsi verso l’alto ma non totalmente in verticale, restano leggermente inclinate creando circa un angolo di 90° con il busto. La nuca e le spalle restano a terra come sostegno.
Yogi Svatmaram, nello Hatha Yoga Pradipika, cita testualmente: “Metti la testa per terra e le gambe in alto verso il cielo, il primo giorno solo per un attimo, quindi prolunga continuamente di giorno in giorno” (capitolo 3, verso 81). Questa descrizione potrebbe indicare sia Sarvangasana che Shirsasana, infatti nel tempo sono state date diverse interpretazioni.
E importante conoscere bene la posizione in tutti i suoi aspetti se vuoi iniziare a praticarla, ma, sarà fondamentale conoscerla meglio anche nel caso in cui tu la stia già praticando da tempo.
Come molte posizioni yoga, se mantenute e praticate a lungo hanno i loro effetti benefici , come del resto anche delle controindicazioni.
Cosa succede nel corpo mentre eseguo la verticale sulla testa? Fisiologia della posizione invertita
Mentre mantieni una posizione invertita, ovvero in cui la postura del corpo si inverte completamente, automaticamente si invertirà anche la pressione del sangue. Si tratta di un totale cambiamento fisiologico, dove si avvertirà maggiore pressione nell’area superiore del corpo, ovvero sulla testa, il collo, le spalle, ma anche nell’area dei polmoni, delle gambe e ovviamente nelle vene e nelle arterie.
Forse qualcuno si sarà spaventato leggendo che la posizione invertita va ad aumentare la pressione sanguigna alla testa. Ma, se sei in buona salute, non dovresti allarmarti per questo, in quanto il corpo e dotato di un intelligenza straordinaria grazie alla quale si adatterà alla sua nuova condizione, proteggendo se stesso e il cervello che risiede in questa sua area, traendone tra l’altro numerosi benefici sul piano fisico e mentale.
Perché praticare la posizione yoga sulla testa fa bene? Benefici di Sirsasana
Da sempre Shirsasana è stata denominata “la regina delle asana “ per i suoi meravigliosi benefici per il corpo e la mente. Vediamone alcuni:
Quando non bisogna praticare la posizione yoga sulla testa? Controindicazioni di Sirsasana
La posizione sulla testa è molto bella e nello stesso tempo complessa, pertanto non tutti possono praticarla. Vediamo insieme quali sono le condizioni fisiche e mentali in cui non dovresti praticare la posizione sulla testa. Controindicata in caso di:
Come praticare la posizione sulla testa: Sirsasana
Le posizioni yoga invertite meritano molta consapevolezza e ascolto del proprio corpo, nel rispetto dei propri limiti e della propria struttura fisica.
Sarebbe opportuno iniziare a praticarele con l’aiuto e la guida di un insegnante, affinchè possa infondere sicurezza nell’eseguirle insegnando la tecnica e l’allineamento corretto.
Buona pratica! Om Shanti
Insegnante Yoga – Emanuela De Antonis